Duomo – Cattedrale della diocesi ambrosiana e monumento simbolo della città, la sua costruzione ebbe inizio nel 1386 sull’area dell’antica basilica di Santa Maria Maggiore, per iniziativa del vescovo Antonio da Saluzzo e del duca Gian Galeazzo Visconti.
La complessità della struttura architettonica, le eccezionali dimensioni (158 m di lunghezza, 93 m di larghezza al transetto), la ricchezza dell’apparato scultoreo (oltre 3400 statue, 135 guglie, 52 pilastri polistili con monumentali capitelli), l’impiego dell’esclusivo marmo di Candoglia – proveniente dalle cave del lago Maggiore tramite il sistema dei navigli – e le prolungate
vicende costruttive ne fanno una delle più significative espressioni della cultura tardogotica.
La prima parte a essere terminata è quella absidale, con i magnifici finestroni realizzati agli inizi del XV secolo. Alla fine del Quattrocento gli ingegneri Amadeo e Dolcebuono portano a compimento il tiburio, poi completato da Francesco Croce con la guglia maggiore (1765-69), coronata nel 1774 dalla celebre Madonnina in lamina di rame dorato che raggiunge l’altezza di 108,5 m. La facciata viene realizzata soltanto agli inizi dell’Ottocento per ordine di Napoleone, su progetto di Giuseppe Zanoja e Carlo
Amati, conservando i portali seicenteschi e inquadrandoli in contrafforti neogotici sormontati da guglie.
La pianta è a croce latina con transetto e piedicroce suddivisi rispettivamente in tre e cinque navate, profondo presbiterio con deambulatorio e abside poligonale delimitata dalle due sagrestie rettangolari.
Nella cripta si trovano lo scurolo di San Carlo, che accoglie il corpo del Santo, e il Tesoro del Duomo. Dalla facciata interna si accede agli scavi archeologici paleocristiani (IV secolo).
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