La Rotonda della Besana, è costruita nei primi anni del Settecento come cimitero del vicino ospedale Maggiore; in passato era infatti detta anche foppone, cioè “grande fossa”.
Oggi è un’importante sede espositiva della città.
Compongono il complesso la chiesa di S. Michele ai Nuovi Sepolcri, a croce greca e non più officiata – costruita da Attilio Arrigoni tra il 1695 e il 1700 – e il recinto porticato che la racchiude, progettato da Carlo Francesco Raffagno e terminato da Francesco Croce nel 1731.
Chiuso verso strada da un muro in laterizio con arcate su lesene e grandi finestroni, il porticato è caratterizzato da un percorso rialzato e continuo
formato da quattro esedre maggiori alternate a quattro esedre minori con colonne binate.
Il cimitero, chiuso alla fine del Settecento, fu interessato da alcuni progetti mai realizzati – tra cui quelli di Luigi Cagnola e Simone Cantoni (1809)
– che prevedevano di trasformare la Rotonda in Pantheon del Regno Italico, destinato ad accogliere le sepolture degli uomini illustri.